


Non voglio prendere in considerazione la musica dei Zabrinky o come cazzo si chiamano: troppo brutti esteticamente e poi il cantante mi ricorda troppo il tipo de "il Nucleo" (Cleptomania, vi ricordate?)...
Passo subito a presentarvi la migliore band garage contemporanea.
Si chiamano Black Lips, sudicio combo proveniente da Atlanta, Georgia.
Già visti un annetto fa al Rivolta si ripresentano oggi in forma smagliante. Sempre lerci, malsani. Quattro rednecks alfieri di un garage rock influenzato da punk, rock'n'roll, hillybilly, country...
Sonics+link wray+misfists+stooges ma non sexy, zotici piuttosto.
Musica pestona e primitiva e per questo irresistibile.
Tra pezzi vecchi e nuovi anthem sghembi come "Dirty hands" e "Not a problem" fanno la loro s-porca figura.
Davvero non sapevo scegliere tra i quattro il più simpatico: il batterista col muso da schizzato, il chitarrista denti d'oro, il bassista col baffo garibaldino (cfr. Barone) o il più maniaco di tutti, il chitarrista solista che sbatte da una parte all'altra del palco, sputa in aria e si becca il proprio scatarrone in faccia? Artistico.
Questa è gente marcia dentro, che vive la musica come un atto viscerale. Immensi.
Ad un certo punto il pazzo con la chitarra rompe una bottiglia di birra e col collo inizia a fare slide su e giù lungo il manico.
Involontariamente si taglia ed inizia a sanguinare.
Mi dicono che esiste un dvd live dove costui si piscia in bocca. Peccato non aver assistito a tale performance.
Dopo due ore di concero chiudono i doverosi bis con "Too much monkey business" di Chuck Berry.
Davvero, cos' altro chiedere ad un concerto se non sangue, sudore e garage teatrale?
Niente porno oggi. Non sono capace di linkarli, questa è la dura verità.
Nel myspace trovate video di gente marcia ad un loro concerto in Messico, situazione molesta con baldracche al seguito.
Lascio la parola ai miei soci.
M.Rockhausen
2 commenti:
bei ruji sti black lips
brai brai
ghesboro
li ho persi per colpa di un esame di merda
cmq vogliamo fighe
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